venerdì 17 giugno 2011

Giulia

Ieri un amico che ha letto IL SELETTORE ha puntualizzato, non senza una vena di ironia: "Una donna incinta che va a cavallo ...". Hops! Colpito?
Beh, non proprio. Ci ho pensato su.
Giulia, la protagonista femminile del romanzo che ha vinto il premio letterario Casentino l'anno scorso, confida al suo compagno che pensa di essere incinta. Quindi ancora non lo sa. Può andare a cavallo? Forse, oggi, con le mille paure e precauzioni sanitarie che siamo portati a prendere, una ragaza giovane e in buona salute potrebbe essere indotta a chiudersi in casa per nove mesi. Esagerazioni a parte, credo che, nella società più semplice e autarchica in cui vive la Giulia del romanzo, la gravidanza possa essere vissuta come un fatto naturale, non come una malattia, e che le donne possano comportarsi normalmente, fare tutto quello che fanno d'abitudine, soprattutto quando la loro gravidanza non è in stato avanzato.
Quindi, nessuna ingenuità o incongruenza. Mi autoassolvo!

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